A tutti i lavoratori e lavoratrici dipendenti, di qualunque tipologia contrattuale: lavoratrici e lavoratori a tempo indeterminato e precari, interinali, a progetto, e così via, dipendenti privati, pubblici o delle aziende partecipate, comunque addetti ai servizi pubblici e sociali appaltati o esternalizzati. Noi che tutti insieme siamo colpiti dai provvedimenti del governo contenuti nella legge di stabilità, concentrata a favorire le imprese, con la diminuzione di tasse e contributi a vario titolo, mentre sul piano sociale e del lavoro riserva tagli e prese per i fondelli.
anche NOI LAVORATORI DEI SERVIZI IN APPALTO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
non possiamo accettare, per sottostare ai Diktat Europei e della Grande Finanza, ulteriori tagli ai servizi pubblici a partire da quelli in appalto, i primi a essere sempre colpiti La Legge finanziaria è l’ultimo anello in termini di tempo della catena che, grazie anche al Job Act, si sta stringendo ai polsi dei lavoratori in appalto dei pubblici che erogano servizi e welfare.
Pochi i soldi, maledette le condizioni di lavoro! Cosa dobbiamo attendere ancora?
DICIAMO NO
• alle previsioni di tagli dei servizi della Legge di Stabilità 2016 che ricadranno su tutti noi e alle riforme che colpiscono solo i servizi pubblici erogati ed i lavoratori in appalto che vi operano mentre accrescono i profitti di pochi.
• alla compressione del costo del lavoro, all'esternalizzazione dei servizi e all'aumento generalizzato dei carichi di lavoro
• alla nuova legge denominata “nuovo codice degli appalti” che vuole eliminare la responsabilità solidale delle committenti.
Per difendere il welfare e il valore del lavoro pubblico
MANIFESTIAMO PER
• la reinternalizzazione dei servizi in appalto e con l'assunzione ATA dei lavoratori addetti. L'esternalizzazione dei servizi ha infatti prodotto, nella maggior parte dei casi, malaffare, scarsa qualità dei servizi e sfruttamento degli operatori.
• una profonda revisione del sistema degli appalti nei servizi, sia delle gare Consip, che al massimo ribasso, che garantisce solo gli utili crescenti alle imprese e cooperative.e fa pagare i tagli e gli sprechi a utenti e lavoratori, comprimendo i salari e i diritti, aumentando mobilità e carichi di lavoro, mettendo a rischio l’integrità fisica e mentale degli addetti sempre più senza tutele e precari
• nuove e più stringenti clausole sociali a tutela del lavoro nei cambi di appalto e l’applicazione dei contratti di settore perché ci sia, ad uguale lavoro, uguale salario per tutti i lavoratori e le lavoratrici dei servizi pubblici, indipendentemente dal datore di lavoro.
• per una reale tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
• strumenti di controllo esigibili che, a fronte di inadempienze sul versante degli obblighi salariali e retributivi, portino alla rescissione del contratto di appalto ed al mantenimento dei posti di lavoro
Riprendiamoci le piazze rispendiamoci dignità manifestiamo insieme a Milano/Roma/Napoli
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