27 ottobre 2009

Lettera aperta all’ On. Maria Stella Gelmini

DOPO LA DICHIARAZIONE DELL’ ONOREVOLE GELMINI: No agli appalti di pulizia, puliscano i bidelli…… si rende necessario riferire al ministro il nostro punto di vista. Onorevole Ministro, Questa lettera rappresenta per noi la chiusura del cerchio, è dal primo giorno che siamo entrati nella scuola (1996) che abbiamo iniziato a scrivere a chiunque potesse rappresentare per noi una speranza, la speranza di essere finalmente presi in considerazione, ma è stato tutto inutile!....Nessun politico, nessun giornalista, nessuna trasmissione televisiva, nessun dirigente scolastico,nessun sindacato confederale….NESSUNO ci ha mai ascoltato, il MIUR meno di tutti. La nostra è sempre stata considerata una categoria inferiore, la sigla LSU ATA alla quale siamo stati assoggettati, è diventata per noi come il marchio per il bestiame. Una bella mandria di 14.500 capi, resa disponibile dal governo e che poteva essere usata e sfruttata da chi ne avesse avuto necessità nell’ambito scolastico, con poca spesa e molta resa. Si perché a noi hanno fatto il piacere di farci lavorare ed era già tanto, a noi non serviva la contribuzione e nemmeno una retribuzione decente, eravamo schiavi (animali). I primi a cogliere questa ghiotta occasione nel 1996 furono Comuni e Province che allora erano tenuti a fornire il personale ATA alle scuole, è lì che comincia il calvario degli utilizzi in modo improprio. Lei Ministro, è forse un tantino giovane, certo non si ricorderà delle nostre vicissitudini. A quell’epoca forse era una ragazza spensierata che non seguiva questo tipo d’ingiustizie sociali, ma deve sapere che gli Lsu Ata, per diversi anni hanno tolto le castagne dal fuoco agli enti locali e al Ministero della Pubblica Istruzione. All’ epoca non vi erano bidelli sufficienti nelle scuole, specialmente in quelle del centro-sud, così idearono l’escamotage degli Lsu, che dovevano essere figure di supporto nella scuola, per 12 mesi al massimo e non come poi è stato: Supplire a carenze di organico per cinque anni. Ministro, controlli pure, ci sono leggi che vietano di utilizzare Lsu a questo scopo, non Le mancano certo i mezzi per informarsi. Abbiamo sopportato anche il lavoro nero di Stato pur di guadagnarci il diritto di poter un giorno essere personale della scuola a tutti gli effetti. Ma tutto questo non è bastato ai politici ingordi e ai loro amici sindacalisti confederali, hanno voluto anche speculare sulla nostra sacrosanta stabilizzazione, vendendoci in massa alle lobby dei Consorzi di cooperative che fino ad oggi continuano a sfruttarci. Lei ha detto una cosa giustissima in questi giorni…”fuori gli appalti dalla scuola” ma per rendere perfetta questa affermazione dovrebbe dire,” fuori i Consorzi dalla scuola”!!! ma non chi è stato costretto col ricatto ad accettare di essere assunto da questi intermediari di manodopera, dopo cinque anni di servizio come collaboratore scolastico. Oggi se venissero meno gli Ex Lsu Ata nelle scuole, con i tagli già apportati al personale Ata, si creerebbe una situazione ingovernabile. Come pensate di risolvere il problema? riaprendo le graduatorie per beffarci ancora una volta??? C’è un limite a tutto caro Ministro, questo non lo tollereremo, abbiamo il diritto di restare al nostro posto e Vi chiediamo pubblicamente di rispettare la legge, assumendoci come doveva essere stato fatto nel 2001. Avrete così il risparmio che tanto invocate. Tra non molto le procure di mezza Italia riceveranno i ricorsi di migliaia di LSU ATA, abbiamo ragioni da vendere, ci dovrete risarcire di tutti i crediti accumulati negli anni. Mimmo