LA USB DIFFIDA LE AZIENDE E PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE
USB
ha più volte chiesto che il Governo adottasse provvedimenti consoni alle richieste di tutela
dell’occupazione e di qualità del servizio nelle scuole reinternalizzando i
servizi e assumendo direttamente i lavoratori ex lsu che, invece, anche dopo i
disastrosi risultati dell’attuazione di gare Consip nelle varie Regioni
d’Italia che hanno determinato disservizi e conseguenti proteste degli addetti,
ma anche dei Dirigenti scolastici e dei Sindaci e nonostante il palese
fallimento dell’accordo del 28 marzo 2014 che ha determinato l’avvio del
progetto “scuole belle” utile solo alla campagna elettorale di Renzi e non alla
soluzione delle problematiche dei lavoratori e della scuola, continua sulla strada della esternalizzazione
e su quella del piano industriale. Il piano industriale che anche se
apparentemente garantisce gli stipendi dei lavoratori, con il testardo
meccanismo di assegnazione e la scarsa capacità organizzativa delle aziende
nell’attivarsi nella messa in opera di lavori di decoro e manutenzione
scolastica e con l’ applicazione dell’accordo di gestione del 5 maggio 2014 , ha
di fatto reso invivibile la quotidiana condizione lavorativa degli ex lsu, sottoponendoli
a flessibilità oraria selvaggia, aumenti dei carichi di lavoro, costretti a
lavorare nel caos organizzativo e con spostamenti da una scuola all’altra (con
spese a proprio carico), anche nei giorni prefestivi e festivi determinando,
quindi, di fatto anche una riduzione di salario.
Considerato
che sono state avviate le procedure di licenziamento collettivo dalle aziende anche
in previsione della scadenza della proroga prevista per il 31 dicembre
2014, e che si stia determinando un
ulteriore aggravio dei costi sociali e di perdita di diritti e tutele per gli
addetti, nonché di nuove riduzioni salariali e orarie e del servizio.
Considerato
che ad oggi, nonostante le numerose segnalazioni fatte alle autorità poste a
tutela degli accordi e a vigilanza degli appalti, permangono situazioni di
palese mancato rispetto da parte di alcuni aggiudicatari degli impegni assunti
in sede ministeriale e di palese violazione delle norme di legge e contrattuali
in materia di lavoro e sicurezza.
Visto che l’accordo del 5
maggio 2014, non sottoscritto da tutti i sindacati, ha determinato una flessibilità selvaggia in
contrasto con quanto previsto nel CCNL e senza un esplicito assenso del
lavoratore, istituendo un meccanismo
di banca ore non solo discutibile e
contestabile da ogni profilo giuridico, utilizzabile per aggirare, ad avviso
della scrivente, le norme in materia di orario di lavoro, trasferte, mobilità e
variazione della collocazione temporale e del normale orario e sedi di lavoro, a
dipendenti sottoposti al regime di part-time orizzontale e, quindi,anche a
lesione delle norma in materia di part time.
D I F F I D A
Le
aziende all’applicazione dell’accordo del 5 maggio 2014 in assenza di
esplicito consenso dei lavoratori ex lsu e
PROCLAMA
lo
stato di agitazione nazionale di tutto il personale addetto alla pulizie e al
decoro e manutenzione scolastica
Lo stato di agitazione è
proclamato in previsione di uno sciopero Nazionale, affinché si operi prima
dell’avvio dell’anno scolastico a una revisione del sistema adottato che
responsabilizzi committente e commissionari al fine di garantire, come dovuto, una
vera tutela dell’occupazione dei lavoratori e della
qualità del servizio.