Stamattina si è svolto il presidio degli ex lsu ata addetti alla pulizia
nelle scuole sotto l'ufficio scolastico di Napoli. Siamo stati ricevuti
dal direttore Generale Diego Bouché e gli abbiamo manifestato le nostre
preoccupazioni in riferimento al fatto che a pochi giorni dalla fine
del mese di giugno ne i lavoratori, ne le ditte e ne i dirigenti
scolastici hanno ricevuto disposizioni in virtu' dell'impossibilità
oggettiva di espletare mansioni di manutenzione nelle scuole.
Il direttore pur prendendo atto delle leggittime nostre preoccupazioni
non è stato in grado di darci risposte e ha rimandato le dovute risposte
alla settimana prossima in attesa degli esiti della riunione di domani
mattina (incontro tecnico presso il Miur di Roma in presenza di tutti i
Consorzi). Si è impegnato poi a riconvocare la USB per un confronto su
quanto emergerà da tale incontro.
Ringrazio tutti i colleghi che
hanno partecipato al presidio e mi complimento con i tanti colleghi non
presenti che adesso, come loro solito fare,mi telefonano per sapere
notizie dell'esito dell'incontro!
BLOG degli "EX LSU" in servizio nelle scuole che lottano per il riconoscimento dell' anzianità di servizio prestato da L.S.U. presso la scuola (1996/2001) e di conseguenza l' ASSUNZIONE ATA.
26 giugno 2014
23 giugno 2014
LA MANITAL PERDE IL RICORSO SULLA GARA CONSIP
LA MANITALIDEA HA PERSO IL RICORSO SULLA GARA CONSIP IN CAMPANIA E SICILIA E I CORSI DI FORMAZIONE CHE DOVEVANO PARTIRE AD APRILE, TIMIDAMENTE STANNO PARTENDO SOLO ORA CON EVIDENTI DISAGI LOGISTICI ED ECONOMICI PER I LAVORATORI. REGISTRIAMO INOLTRE CASINI NELLE BUSTE PAGA MANITALIDEA DI TANTI LAVORATORI IN CAMPANIA...ASSEGNI SPARITI, LIVELLI SPARITI, INDIRIZZI SBAGLIATI, DOPPIE TRATTENUTE SINDACALI, SCATTI DI ANZIANITA' SBAGLIATI,ECC,ECC. INSOMMA IL CAOS CONTINUA A REGNARE ASSOLUTO ....
E QUESTO PERCHE' NON SI VUOLE TORNARE SUI PROPRI PASSI E ATTUARE POLITICHE CHE MIRINO VERAMENTE AGLI INTERESSI DELLA SCUOLA E DEI LAVORATORI. GIUSTO PER RIMANERE IN TEMA DI RISTRUTTURAZIONI ....MA SE AD UNA CASA SBAGLI LE FONDAMENTA , POI PUOI ATTUARE MILLE MODIFICHE MA LA CASA TENDERA' SEMPRE A CADERE E SARA' SEMPRE UN PERICOLO PER CHI LA ABITA E CHI GLI RISIEDE VICINO. SVEGLIA COLLEGHI...
20 giugno 2014
BUONA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI EX LSU ATA ALLO SCIOPERO DEL 19 GIUGNO 2014
I
LAVORATORI EX LSU ATA CAMPANI HANNO ADERITO ALLA
MANIFESTAZIONE CONTRO LA SPENDING REVIEW E HANNO PRESENTATO UN
DOCUMENTO AL PREFETTO:
Spett.le
Prefetto di Napoli
Oggetto: APPALTO PULIZIA SCUOLA – Lavoratori ex LSU.
Anche i lavoratori ex lsu che operano negli appalti di pulizia scolastici hanno aderito allo sciopero e alla manifestazione indetta oggi 19 giugno dalla USB, in quanto tali lavoratori sono quelli che stanno maggiormente pagando le conseguenze della spending review e dello spreco delle esternalizzazioni. Con la presente si vuole infatti denunciare la problematica di circa 11.000 lavoratori in servizio nelle scuole del centro-sud con mansioni di pulizia che a più di 19 anni dal loro ingresso nelle scuole, durante i quali sono stati oggetto di sfruttamento e vittime di squallidi compromessi politici, avendo subìto la privazione dei più elementari diritti in materia di lavoro (L. 144/99 art. 45 comma 8), si ritrovano oggi ad affrontare una situazione lavorativa sempre più precaria, senza alcuna garanzia futura grazie alla SPENDING REVIEW e alla scelta del MIUR di voler continuare con l’esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole attraverso l’attuazione della gara Consip.
L’ attuazione di tale Gara al 1 gennaio 2014 causò riduzione degli orari lavorativi per gli ex lsu , rischio licenziamenti e disservizi sulle scuole. Ci furono proteste che dilagarono in tutto il Paese con scioperi, presidi, occupazioni, blocchi stradali, in molti casi i lavoratori ex LSU ricevettero la solidarietà di genitori, insegnanti, comitati studenteschi che si unirono alla protesta degli ex LSU. In Puglia ed in altre Regioni numerosi Dirigenti Scolastici, nonostante le sollecitazioni del USR e del MIUR, non vollero sottoscrivere le Convenzioni Consip.
Dopo alcuni mesi di proroga si giunse poi ad un accordo il 28 marzo (accordo che la USB non ha sottoscritto) in cui si decise, a garanzia dei livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori, il finanziamento di ulteriori 450 milioni per l’attuazione di un’ appalto di manutenzione ordinaria scolastica con la previsione di piani formativi che avrebbero dovuto dal 1 aprile formare il personale in “esubero” per l’attuazione di tali mansioni. Piani formativi che stanno partendo solo in questi giorni per una parte di lavoratori e solo in alcune Province Campane (Benevento,Caserta, Salerno) e che stanno causando già notevoli disagi agli ex LSU in quanto costretti ad effettuare circa 40 Km per raggiungere le sedi di formazione tutto a loro spese, senza tenere conto che molti non sono automuniti, che fra di loro ci sono anche lavoratori invalidi e che essi sono già provati economicamente da periodi di cassa integrazione in deroga con retribuzioni dell’80% del loro salario. Una Cassa che per tutto il mese di aprile le aziende, vecchie e nuove hanno applicato con ore differenti tra lavoratore e lavoratore. La stragrande maggioranza dei lavoratori viene messa in Cassa integrazione a 4 o 5 ore giornaliere con restanti 3 o 2 ore utili a svolgere le pulizie nelle scuole, con conseguenti disagi economici per i lavoratori e notevoli disservizi nelle scuole. In Campania l'ANP (Associazione Nazionale Presidi) e l'ANQUAP (Associazione Nazionale Quadri Amministrazioni Pubbliche) prendono sempre più posizione contro le convenzioni Consip, minacciando di non sottoscrivere i contratti con le aziende in appalto.
Noi riteniamo che la scelta del MIUR di voler continuare con l’esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole tramite l’attuazione di gara a gestione CONSIP stia determinando solo disagi ai lavoratori e alla scuola, non siamo affatto convinti che l’attuazione di una gara di manutenzione scolastica sia soluzione utile e sensata (visto anche la ridicola durata dei corsi formativi) e riteniamo tali scelte non in linea con il criterio della SPENDING REVIEW . Oggi più che mai resta per noi più forte la consapevolezza che l’unica soluzione sensata e veramente risolutiva per i lavoratori ex LSU e per la scuola è l’ internalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole attraverso l’assunzione diretta dei Lavoratori ex LSU ATA. Questa garantirebbe benefici sociali,economici e funzionali: i Lavoratori ex LSU percepirebbero uno stipendio dignitoso, i Dirigenti scolastici avrebbero la gestione di tutto il personale della scuola e una maggiore qualità del servizio di pulizia, il risparmio per il MIUR e quindi per le Casse dello STATO, sarebbe notevole togliendo una costosa “intermediazione di manodopera”.
Per tali motivi oggi chiediamo al Prefetto di farsi portavoce di tale problematica e di sollecitare un tavolo politico URGENTE presso il MIUR non solo per discutere della nostra proposta risolutiva della vertenza, ma anche per ricevere urgenti delucidazioni su alcune problematiche che affliggono i lavoratori e di inviare una nota in riferimento a quanto sopra anche ai Parlamentari della Regione.
Napoli, 19-giugno-2014 UNIONE SINDACALE DI BASE
Spett.le
Prefetto di Napoli
Oggetto: APPALTO PULIZIA SCUOLA – Lavoratori ex LSU.
Anche i lavoratori ex lsu che operano negli appalti di pulizia scolastici hanno aderito allo sciopero e alla manifestazione indetta oggi 19 giugno dalla USB, in quanto tali lavoratori sono quelli che stanno maggiormente pagando le conseguenze della spending review e dello spreco delle esternalizzazioni. Con la presente si vuole infatti denunciare la problematica di circa 11.000 lavoratori in servizio nelle scuole del centro-sud con mansioni di pulizia che a più di 19 anni dal loro ingresso nelle scuole, durante i quali sono stati oggetto di sfruttamento e vittime di squallidi compromessi politici, avendo subìto la privazione dei più elementari diritti in materia di lavoro (L. 144/99 art. 45 comma 8), si ritrovano oggi ad affrontare una situazione lavorativa sempre più precaria, senza alcuna garanzia futura grazie alla SPENDING REVIEW e alla scelta del MIUR di voler continuare con l’esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole attraverso l’attuazione della gara Consip.
L’ attuazione di tale Gara al 1 gennaio 2014 causò riduzione degli orari lavorativi per gli ex lsu , rischio licenziamenti e disservizi sulle scuole. Ci furono proteste che dilagarono in tutto il Paese con scioperi, presidi, occupazioni, blocchi stradali, in molti casi i lavoratori ex LSU ricevettero la solidarietà di genitori, insegnanti, comitati studenteschi che si unirono alla protesta degli ex LSU. In Puglia ed in altre Regioni numerosi Dirigenti Scolastici, nonostante le sollecitazioni del USR e del MIUR, non vollero sottoscrivere le Convenzioni Consip.
Dopo alcuni mesi di proroga si giunse poi ad un accordo il 28 marzo (accordo che la USB non ha sottoscritto) in cui si decise, a garanzia dei livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori, il finanziamento di ulteriori 450 milioni per l’attuazione di un’ appalto di manutenzione ordinaria scolastica con la previsione di piani formativi che avrebbero dovuto dal 1 aprile formare il personale in “esubero” per l’attuazione di tali mansioni. Piani formativi che stanno partendo solo in questi giorni per una parte di lavoratori e solo in alcune Province Campane (Benevento,Caserta, Salerno) e che stanno causando già notevoli disagi agli ex LSU in quanto costretti ad effettuare circa 40 Km per raggiungere le sedi di formazione tutto a loro spese, senza tenere conto che molti non sono automuniti, che fra di loro ci sono anche lavoratori invalidi e che essi sono già provati economicamente da periodi di cassa integrazione in deroga con retribuzioni dell’80% del loro salario. Una Cassa che per tutto il mese di aprile le aziende, vecchie e nuove hanno applicato con ore differenti tra lavoratore e lavoratore. La stragrande maggioranza dei lavoratori viene messa in Cassa integrazione a 4 o 5 ore giornaliere con restanti 3 o 2 ore utili a svolgere le pulizie nelle scuole, con conseguenti disagi economici per i lavoratori e notevoli disservizi nelle scuole. In Campania l'ANP (Associazione Nazionale Presidi) e l'ANQUAP (Associazione Nazionale Quadri Amministrazioni Pubbliche) prendono sempre più posizione contro le convenzioni Consip, minacciando di non sottoscrivere i contratti con le aziende in appalto.
Noi riteniamo che la scelta del MIUR di voler continuare con l’esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole tramite l’attuazione di gara a gestione CONSIP stia determinando solo disagi ai lavoratori e alla scuola, non siamo affatto convinti che l’attuazione di una gara di manutenzione scolastica sia soluzione utile e sensata (visto anche la ridicola durata dei corsi formativi) e riteniamo tali scelte non in linea con il criterio della SPENDING REVIEW . Oggi più che mai resta per noi più forte la consapevolezza che l’unica soluzione sensata e veramente risolutiva per i lavoratori ex LSU e per la scuola è l’ internalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole attraverso l’assunzione diretta dei Lavoratori ex LSU ATA. Questa garantirebbe benefici sociali,economici e funzionali: i Lavoratori ex LSU percepirebbero uno stipendio dignitoso, i Dirigenti scolastici avrebbero la gestione di tutto il personale della scuola e una maggiore qualità del servizio di pulizia, il risparmio per il MIUR e quindi per le Casse dello STATO, sarebbe notevole togliendo una costosa “intermediazione di manodopera”.
Per tali motivi oggi chiediamo al Prefetto di farsi portavoce di tale problematica e di sollecitare un tavolo politico URGENTE presso il MIUR non solo per discutere della nostra proposta risolutiva della vertenza, ma anche per ricevere urgenti delucidazioni su alcune problematiche che affliggono i lavoratori e di inviare una nota in riferimento a quanto sopra anche ai Parlamentari della Regione.
Napoli, 19-giugno-2014 UNIONE SINDACALE DI BASE
5 giugno 2014
20 maggio 2014
LUIGI GALLO DEPOSITA LE PETIZIONI POPOLARI SULL'ASSUNZIONE ATA DEGLI EX LSU ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DI ROMA
LA PETIZIONE POPOLARE SULL' INTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO ATTRAVERSO L'ASSUNZIONE ATA DEGLI EX LSU E' STATA DEPOSITATA ALLA CAMERA STAMATTINA DA LUIGI GALLO DEI 5STELLE.
Stamattina sono stato chiamato da Luigi Gallo che mi informava che depositavano la petizione alla camera. Mi ha indicato come presentatore della petizione, ho inviato quindi i miei dati alla Camera all'attenzione del Presidente dott.ssa Boldrini Laura e credo che a breve saremo chiamati a presentare la petizione.
NON CI FERMIAMO ...ANDIAMO AVANTI !!
7 maggio 2014
VERBALE USB RIUNIONE AL MINISTERO DEL LAVORO DI ROMA - 5 MAGGIO 2014
A TUTTI I LAVORATORI
MI GIUNGE NOTIZIA CHE COME AL SOLITO I SOLITI SINDACALISTI DA STRAPAZZO DIFFAMANO LA USB RIFERENDO AI LAVORATORI CHE LA USB NON HA VOLUTO FIRMARE LA CASSA INTEGRAZIONE A RIPRISTINO DEL SALARIO DEI LAVORATORI IN APPALTO. RICORDO E INFORMO I SINDACALISTI DIFFAMATORI CHE E' STATA PROPRIO LA USB NELLA PERSONA DI PATRIZIO CACIOTTI E CARMELA BONVINO CHE IL 28 MARZO HANNO MINACCIATO I CONSORZI E AVVERTITO IL MIUR E IL MINISTERO DEL LAVORO CHE PER PERMETTERE L'APPROVAZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE DAL GOVERNO SI SAREBBERO DOVUTE PER LEGGE RIPRISTINARE LE 35 E 36 ORE PER TUTTI I LAVORATORI E IN TUTTE LE REGIONI.
QUESTO E' IL VERBALE CHE DIMOSTRA POI LA FIRMA USB DELLA CASSA INTEGRAZIONE PER RESTITUIRE PARTE DEL MALTOLTO AI LAVORATORI.
NEL VERBALE SI SPECIFICA CHE LE AZIENDE ANTICIPERANNO LA CASSA INTEGRAZIONE AI LAVORATORI.
NATURALMENTE NON DECANTIAMO ALCUNA VITTORIA NOI DI USB E NON FESTEGGIAMO....PERCHE' NON SIAMO AFFATTO NE TRANQUILLI E NE SODDISFATTI !
MI GIUNGE NOTIZIA CHE COME AL SOLITO I SOLITI SINDACALISTI DA STRAPAZZO DIFFAMANO LA USB RIFERENDO AI LAVORATORI CHE LA USB NON HA VOLUTO FIRMARE LA CASSA INTEGRAZIONE A RIPRISTINO DEL SALARIO DEI LAVORATORI IN APPALTO. RICORDO E INFORMO I SINDACALISTI DIFFAMATORI CHE E' STATA PROPRIO LA USB NELLA PERSONA DI PATRIZIO CACIOTTI E CARMELA BONVINO CHE IL 28 MARZO HANNO MINACCIATO I CONSORZI E AVVERTITO IL MIUR E IL MINISTERO DEL LAVORO CHE PER PERMETTERE L'APPROVAZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE DAL GOVERNO SI SAREBBERO DOVUTE PER LEGGE RIPRISTINARE LE 35 E 36 ORE PER TUTTI I LAVORATORI E IN TUTTE LE REGIONI.
QUESTO E' IL VERBALE CHE DIMOSTRA POI LA FIRMA USB DELLA CASSA INTEGRAZIONE PER RESTITUIRE PARTE DEL MALTOLTO AI LAVORATORI.
NEL VERBALE SI SPECIFICA CHE LE AZIENDE ANTICIPERANNO LA CASSA INTEGRAZIONE AI LAVORATORI.
NATURALMENTE NON DECANTIAMO ALCUNA VITTORIA NOI DI USB E NON FESTEGGIAMO....PERCHE' NON SIAMO AFFATTO NE TRANQUILLI E NE SODDISFATTI !
28 aprile 2014
IN CAMPANIA I DIRIGENTI SCOLASTICI NON FIRMANO IL CONTRATTO CON LA MANITAL
PER I COLLEGHI CAMPANI:
Stamattina si è svolta una Riunione al Centro Direzionale di Napoli fra i Presidi Scolastici e i Responsabili della Manital. I presidi stamattina non hanno voluto firmare i contratti con la Manital Idea. Si lamentano sul servizio e dicono che non gli sono chiari molti aspetti del Contratto e che fino a che non gli saranno chiariti dal MIUR non firmano...anche perchè sembra che la Manital chieda la retribuzione piena per il mese di Aprile invece che le 2 ore al giorno causa cassa integrazione. I dirigenti lamentano anche poca chiarezza nella procedura retributiva che è calcolata a metri quadro e non comprendono come potrebbero acquistare i servizi di ausiliariato. IN CONCLUSIONE ANCHE I DIRIGENTI SCOLASTICI HANNO TANTISSIME PERPLESSITA NON SOLO LA USB E NON COMPRENDENDO E NON AVENDO ASSICURAZIONI SCRITTE SU QUANTO LAMENTANO ...NON FIRMANO. Domani una delegazione di Dirigenti scolastici mi risulta debba essere riecevuta al MIUR per chiarire tutti questi aspetti.
TUTTO QUESTO A MIO AVVISO RAFFORZA LA RICHIESTA DI INTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PULIZIA ATTRAVERSO L'ASSUNZIONE ATA DEGLI EX LSU CHE PROPONE LA USB.
22 aprile 2014
L'INCIUCIO - I sindacati e l'abbuffata dei corsi di formazione
Ecco il
"grande" business dei corsi: sindacati e Regioni si mangiano 1,6
miliardi di euro. E i lavoratori restano disoccupati
Assenza di controlli, truffe, avidità degli organizzatori - tra cui primeggiano i sindacati e le associazioni di categoria, difensori più di se stessi che dei lavoratori – spesso vanificano l’utilità dei corsi.
UN FIUME DI DENARO
Il denaro arriva soprattutto dal Fondo sociale europeo. Secondo l’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) le risorse complessive disponibili ammontano a 1,6 miliardi di euro l’anno: ai finanziamenti Fse si aggiungono stanziamenti ministeriali (Welfare e Istruzione), regionali e dei Fondi interprofessionali alimentati dal prelievo obbligatorio dello 0,30 per cento sui salari.
È una delle spese più basse d’Europa: la Germania investe quattro volte di più, la Spagna tre. La torta potrebbe però presto aumentare con circa 8 miliardi di euro oggi usati per la cassa integrazione. Nella riforma dell’articolo 18, infatti, il ministro Elsa Fornero ipotizza di ridurre gli ammortizzatori sociali a favore della riqualificazione professionale. È la filosofia della «flexsecurity»: ti licenzio ma ti aiuto a trovare un diverso impiego.
IL LAVORO CHE C’È
I corsi di formazione dovrebbero dunque adeguare i disoccupati alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Le forme sono molteplici: orientamento, tirocinio, apprendistato, consulenza, borse di lavoro. Una ricerca dell’Isfol presentata lo scorso novembre mostra la crescita delle professioni elementari e la stagnazione di quelle molto specializzate. Il lavoro non mancherebbe, secondo le statistiche. Unioncamere calcola che nel 2011 sono rimasti vacanti quasi 120mila posti per la mancanza di professionalità adeguate: commessi, camerieri, operatori informatici, contabili, elettricisti, ma anche operai specializzati, infermieri, autisti di pullman, fornai.
Tra gennaio 2010 e giugno 2011 (dati Isfol) sono state erogate 95mila ore di formazione continua con il coinvolgimento di 61mila imprese e quasi due milioni di frequentanti. Nell’ambito dell’istruzione professionale scolastica, secondo il Rapporto 2010 elaborato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, il 30 per cento di chi ha conseguito una qualifica trova lavoro entro un mese, il 31 per cento entro sei mesi mentre un quinto resta disoccupato.
IL CAOS NELLE REGIONI
Ma i dati nazionali rappresentano una media che non trova riscontro effettivo nella realtà.
Prendiamo il caso Sicilia, regione con un tasso di disoccupazione doppio rispetto alla media nazionale. La Corte dei conti ha quantificato in 1,9 miliardi di euro i fondi Fse riversati nell’isola dal 2003 al 2010, cui si aggiungono altre decine di milioni per finanziare gli uffici pubblici per l’impiego. Soldi che sono andati a sovvenzionare l’esercito di 400 enti accreditati e i loro 7.300 stipendiati. Per ogni corso di formazione ha infatti trovato un posto soltanto un disoccupato e mezzo.
«L’effettivo avviamento al lavoro di un giovane siciliano costa ai contribuenti 72mila euro», ha detto il procuratore della Corte dei conti. I formatori non risolvono i problemi di occupazione altrui, ma i propri sì. E il 60 per cento delle assunzioni come addetti alla formazione (metà docenti, metà impiegati) è avvenuto dal 2000 in poi, con picchi nel 2006 e 2008, alla vigilia delle elezioni.
UN BUSINESS PER I SINDACATI
Le lezioni sono organizzate da una miriade di realtà: in primo luogo i sindacati e le associazioni di categoria, e poi enti locali, professionisti, consulenti, enti legati a partiti politici. Non c’è un programma preciso né uno svolgimento standard; possono durare da 10-20 ore fino a 300-400. A volte i corsi prevedono sussidi mensili per gli iscritti, trasformandosi così in potenti macchine di consenso, e non garantiscono sbocchi. Non c’è un dato sintetico nazionale che indichi quanti corsisti riconquistino effettivamente un posto. In Veneto, una delle regioni più efficienti, trova lavoro subito soltanto un quarto dei neolaureati che hanno frequentato i master di Confindustria Venezia (il 47 per cento entro un anno). Sarà per questa sfiducia che a Treviso vanno deserti 40 posti su 100 per l’aggiornamento professionale offerti gratis da Unindustria ai lavoratori in mobilità.
Verifiche e rendiconti spesso sono obblighi non rispettati. Molte regioni non sono nemmeno in grado di valutare la qualità dei training e stabilire se i corsi si siano davvero svolti; ma i professionisti della formazione sono comunque abilissimi nell’accaparrarsi i fondi. Nel marzo 2010 la provincia di Firenze lanciò una gara da tre milioni e mezzo di euro per erogare circa tremila «voucher lavorativi». Di colpo in ognuna delle nove zone in cui era stato suddiviso il territorio nacque una cordata condotta da agenzie di formazione riconducibili a sindacati e categorie: a Firenze centro la Confesercenti, a Firenze nord la Cna, nel Mugello la Cgil, nel Chianti la Uil, eccetera. Nessuna sovrapposizione, nessuna concorrenza, secondo una regìa collaudata che tiene lontani i privati. Gli organizzatori avrebbero incamerato fino al 50 per cento delle somme disponibili, come rivelò l’assessore alla Formazione, Rosa Maria Di Giorgi. La Cna fiorentina specificò di trattenere «solo» il 25 per cento.
I tribunali di tutta Italia sono pieni di fascicoli su truffe, vere o presunte, sulla formazione professionale. Centinaia di migliaia di euro pubblici arraffati per istituire fantomatici corsi che non si sono svolti o non hanno prodotto lavoro. Tangenti per dimenticare «stage» inesistenti ma regolarmente finanziati. Amministratori pubblici, funzionari, imprenditori che intascano i fondi per il collocamento dei disabili. Nel 2011 la Guardia di finanza ha denunciato frodi con finanziamenti comunitari per 250 milioni di euro.
Negli ultimi mesi le cose stanno cambiando. La scure dei tagli falcidia anche la formazione professionale e le regioni sono in grave ritardo nei pagamenti. Diminuiscono i fondi strutturali e quindi anche i bandi. A breve arriverà in Italia un’altra task force di Bruxelles per scongelare le risorse del Fse 2007-13 non ancora spese. Ed entro aprile bisognerà definire la riforma dell’apprendistato con le intese collettive per ciascun settore. Tagli, lentezze e incertezze minano l’intero sistema della formazione: gli sprechi ma anche i casi di sostegno reale a chi cerca lavoro.
17 aprile 2014
VI POSTO IL REPORT DELLA RIUNIONE DI OGGI 16 APRILE AL MINISTERO DEL LAVORO CHE MI HA INVIATO IN QUESTO MOMENTO CARMELA BONVINO
L'incontro di oggi finito alle 23,00 circa si e concluso con un rinvio della conclusione dell'accordo al 5 maggio. Tale rinvio dovuto anche al malore del funzionario del ministero del lavoro che ha di fatto impedito la continuazione in notturna, si e' soprattutto determinato poiche' le aziende si sono rese indisponibili sia all 'anticipo del pagamento della cassa sia a riportare i parametri orari degli appalti storici ai livelli anteriori al taglio del 2010 non piu' coperti dalle casse in deroga regionali. Il ministero del lavoro ha chiesto ai consorzi e ai sindacati di arrivare al giorno 5 con un'accordo di massima su questi aspetti, ci saranno quindi incontri in sede nazionale tra consorzi e sindacati entro la fine del mese per discutere e approfondire questi aspetti legati alla definizione dei contratti e al pagamento della cassa. Il ministero del lavoro si e'impegnato a velocizzare i tempi di approvazione del decreto di cassa da parte dei ministeri competenti in tempi rapidi laddove si definisse un accordo senza anticipazione retributiva da parte delle imprese ..questo significa che, pur confermandosi la validita' di cassa dal 1 aprile a copertura delle riduzioni orarie, i soldi della cassa arriverebbero comunque dopo quanche mese.
ULTERIORI CHIARIMENTI CI SARANNO DATI DA CARMELA DOMANI DATA L'ORA TARDA.
15 aprile 2014
AGGIORNAMENTO DELLA VERTENZA EX LSU ATA SU RADIO ONDA ROSSA
CLICCA SU QUESTO LINK PER COLLEGARTI SU RADIO ONDA ROSSA E ASCOLTARE L'INTERVISTA:
http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/co-ex-lsu-ata-logistica-sul-corteo-del-12-aprile-wal-mart-e
14 aprile 2014
NELLE SCUOLE CONDIZIONI LAVORATIVE MADE IN CHINA
Le ditte e i responsabili aziendali in Campania stanno girando sulle scuole riferendo ai lavoratori che in due ore devono garantire lo stesso carico di lavoro che svolgevano con le 7 ore....ASSURDO ! Parlano di 450 Mq all'ora...manco i cinesi hanno simili condizioni di lavoro. Questo significa che vogliono che le scuole e i bambini e le maestre che le frequentano vivano nella sporcizia...perchè in due ore non si può pulire 900 Mq.
Io personalmente in due ore riesco a pulire 3 aulette e un bagno ....non riesco a fare di più e non mi farò venire certo un'infarto per i lauti guadagni delle aziende. Non ho deciso io di espletare due ore nelle scuole e se il dirigente vorrà acquistare maggiori servizi rispetto alla capacità lavorativa di un ex lsu...lo faccia fare ai bidelli.
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