29 marzo 2014

E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI ? I SINDACATI CGIL,CISL,UIL SODDISFATTI, I LAVORATORI CHE RIAVRANNO LE 800 EURO AL MESE MA CHE INVECE DI FARE FINALMENTE I BIDELLI FARANNO I MURATORI E RENZI CHE GRAZIE A QUESTA PARACULATA FARA' BELLA FIGURA CON I CITTADINI ITALIANI AVENDO ANNUNCIATO MANUTENZIONE SCOLASTICA ...


Appalti pulizie scuole: raggiunto l’accordo
È stato siglato nella notte l’accordo presso il Ministero del Lavoro, per la salvaguardia occupazionale delle lavoratrici e i lavoratori Ex Lsu e Appalti Storici. Dopo mesi di trattativa, grazie all’impegno di tutte le parti coinvolte, è stata messa in sicurezza la continuità lavorativa e di reddito un settore importante.
All’incontro hanno partecipato, oltre alla dirigenza del Ministero dell’Istruzione, i rappresentanti dei Consorzi, delle Aziende, e delle organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil e di categoria, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti.
Sono stati stanziati fondi per il 2014,2015, e parte del 2016, per le attività di pulizie delle scuole e ulteriori interventi di ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici. Il Miur individuerà procedure certe per l’assegnazione delle risorse, informando le parti sociali, e saranno istituiti tavoli di confronto sia a livello regionale che territoriale, per monitorare l’andamento e la buona riuscita degli interventi programmati.
Soddisfazione in casa Filcams: “un risultato raggiunto grazie alla collaborazione di tutti” afferma Elisa Camellini, segretaria nazionale impegnata nella vertenza, “le lavoratrici ed i lavoratori che non smesso di lottare, il sostegno della confederazione che ci ha supportato in questa battaglia. Contributi fondamentali per la risoluzione della vertenza”.

27 marzo 2014

REPORT DELL' INCONTRO USB AL MINISTERO DEL LAVORO

 
Oggi 27 marzo si è tenuto al Ministero del Lavoro l'incontro con usb.
 
Il Portavoce del Ministero del Lavoro ha illustrato i provvedimenti che il Governo intende adottare per dei dipendenti delle aziende di pulizia nelle scuole.
-Si è di fatto riconosciuta la "mattanza" che si è prefigurata in questi mesi con il passaggio nella stragrande maggioranza delle regioni alla nuova gestione consip/risorse su accantonamenti e la situazione di estrema incertezza per le regioni sicilia e campania.
Non e' negli intendimenti del Governo la reinternalizzazione, anzi si va ad un ampliamento dell'appalto anche alle piccole manutenzioni che diventeranno la fonte delle risorse aggiuntive che dovranno consentire il mantenimento delle 35 ore .
Il nuovo Governo, visto che il coinvolgimento degli enti locali tentato dal precedente governo non ha avuto esiti positivi né sul fronte delle risorse per i lavori aggiuntivi
ne su quello degli ammortizzatori, ha deciso di investire le risorse europee non spese del piano di coesione sociale per realizzare la parte della piccola manutenzione del Piano Nazionale dell'Edilizia scolastica che Renzi intende realizzare. Le risorse ammonterebbero a 450 milioni di euro, per i quali ci sono le coperture nelle risorse europee, che verrebbero spesi a partire da luglio 2014 e fino a giugno del 2016 e che verrebbero messi a disposizione delle aziende aggiudicatarie consip per mantenere le 35/36 ore lavorative su 12 mesi cioè per far fare agli addetti pulizie scuola/ex-lsu ore di manutenzione e ore di pulizia.
Il tutto si avvierebbe con un periodo di tre mesi da aprile 2014 a giugno 2014 in cui  il lavoratori dovrebbero lavorare per fare le pulizie ma per le ore come definite da gara (10/20 ore in media) e le restanti ore necessarie, a arrivare agli orari in essere precedentemente (per capirci le 35 ore degli ex-lsu dei 4 consorzi e quelle che avevano prima della gara gli storici) scatterebbe una cassa in deroga finanziata dal ministero del lavoro a livello nazionale del costo di 60 milioni di euro per i quali ci sono le coperture.
Nei tre mesi di cassa si terranno i corsi di formazione, non è ancora definito per chi e per come (si definirà in un apposito accordo sindacale nazionale)MA MOLTO PROBABILMENTE APERTI A TUTTI per qualificare gli ex-lsu alle attività che verranno svolte con le risorse aggiuntive, cioè quelle di piccola manutenzione, attività affini alla pulizia, giardinaggio, pulitura pareti, imbiancatura ecc.., allestimento infrastrutture mobili. A Luglio e agosto prossimi non essendoci attività di pulizia, le 35 ore verrebbero comunque garantite tutte con le attività di manutenzione e da settembre si dovrebbero svolgere attività di pulizia per le ore da gara consip (10/20) e altrettante ore di manutenzione per arrivare fino a 35 ore per ex-lsu con le stesse aziende già aggiudicatarie consip.
Per Campania e Sicilia si prevede l'esito definitivo dei ricorsi e quindi i nuovi aggiudicatari; resta il problema se da Aprile i lavoratori rimarranno con le stesse aziende, l'orientamento è a prorogare con le stesse aziende ma con gli orari di pulizia ridotti più cassa e i corsi di formazione abbinati per le manutenzioni cosicché da passare a luglio come gli altri con i nuovi aggiudicatari e secondo lo schema degli altri lavoratori già passati in consip. Certezze su con chi si continuerà si dovrebbero avere entro domani.
Il Governo chiede in cambiodell'impegno di risorse necessarie a garantire i livelli occupazionali e reddituali chiede un pari impegno a aziende e lavoratori a lavorare per migliorare la qualità del servizio e uno sforzo a garantire qualità del servizio e l'evidenza di un miglioramento della vivibilità delle scuole.
 Questo è il progetto che il Governo mette in campo e sul quale terrà aperto il tavolo di confronto con le parti sociali. Abbiamo posto ai consorzi presenti e al Ministero del Lavoro tutte le questioni e forti perplessità relative alla tipologia di soluzione individuata che incrementa sicuramente le risorse ma lascia inevase le aspettative di vera stabilizzazione degli ex-lsu poiché insiste sulla strada degli appalti, cioè di un sistema che ha mostrato tutti i suoi limiti. Del resto è soprattutto responsabilità delle aziende non averlo fatto funzionare e essere le prime inadempienti. In tal senso abbiamo evidenziato i comportamenti scorretti delle aziende subentranti nei confronti dei lavoratori, le mancate riassunzioni, le assunzioni fatte in base al comma b cioè con la decurtazione degli orari e dei mesi, e chiesto che a fronte di cotante risorse altrettanto precisi e vincolanti siano gli impegni delle aziende che sono le prime che devono ritenersi responsabili dellla qualità del servizio e del mantenimento dei livelli occupazionali. Abbiamo pertanto chiesto che vi fossero precisi impegni alla regolarizzazione delle assunzioni scattate da gennaio e fino ad oggi e cioè a reinquadrare i lavoratori transitati e transitanti in consip in base alle previsioni della lettera A del ccnl e cioè senza soluzione di continuità alle vecchie ore (35/36 ex-lsu) e per dodici mesi l'anno, a riassumere tutti i 400 lavoratori non riassunti per vari motivi, a stoppare la stipula dei contratti individuali di lavoro che prevedono le riduzioni e riadeguare tutti quelli che sono stati in precedenza stipulati nonché rivedere gli accordi fatti con i confederali nelle varie regioni a livello aziendale. Di fronte alle schermaglie dei consorzi abbiamo posto la questione che se non si procederà a tale reinquadramento non sarebbe di fatto possibile la concessione di alcun ammortizzatore sociale e tantomeno sarebbe accettabile per i lavoratori rimanere nell'incertezza del reddito legata alla futura assegnazione dei lavori aggiuntivi.
Il Ministero del Lavoro  a seguito di questa nostra sottolineatura ha ribadito ai consorzi che condizione necessaria all'avvio del progetto e per la concessione degli ammortizzatori è l'effettivo inquadramento alle stesse condizioni e senza soluzione di continuità rispetto a dicembre e il recupero a tutti gli effetti del paramentro delle 35 ore per 12 mesi nell'inquadramento dei lavoratori fin da gennaio e per il biennio a venire. Pertanto nei prossimi incontri, questo tema per noi sarà centrale e derimente e su questo chiederemo precisi e fattivi, visibili, impegni da parte delle aziende consip e dei vari consorzi e ci aspettiamo dal Ministero del Lavoro che questa cosa si attui preventivamente alla concessione della cassa. Inoltre spazzerebbe tutti i dubbi sull'effettiva retribuzione delle ore piene da gennaio e per i successivi periodi non sottoposti a cassa.  Domani sono riconvocati i confederali. Lunedì alle 14.00 la USB. questi incontri saranno volti a acquisire gli elementi rimasti in sospeso per far partire le coperture della cassa e gli incrementi delle risorse nonché perfezionare gli aspetti tecnici operativi con le scuole e per la concessione della cassa in deroga.
La nostra sottolineatura ritengo sia stata fondamentale a snidare i consorzi messi così di fronte alle loro responsabilità per il mantenimento effettivo e retroattivo delle precedenti livelli orari. Abbiamo avuto l'impressione che nell'incontro di ieri con i confederali questa questione non sia affatto emersa (....no comment!!) ma ora è sul tavolo in maniera chiara e stringente: nessun inquadramento contrattuale inferiore al passato o niete. Ovviamente sono emerse le varie perplessità sulla gestione dei corsi e delle attività di manutenzione e ci è stato risposto che per verrà messo in piedi un tavolo di verifica e monitoraggio.
Sui pensionamenti il Ministero del Lavoro ci ha chiarito che si è proceduto alla mera quantificazione degli addetti 700 che avrebbero accesso alla pensione per maturati requisiti nell'arco del biennio ma non è prevista da parte del Ministero o del Governo alcuna forma di accompagnamento, salvo che le aziende non intendano incentivare all'esodo con le forme attualmente previste.
I Consorzi hanno chiesto al Ministero di svolgere gli incontri successivi per la definizione della cassa e dell'accordo quadro  a tavoli riunificati. Quindi molto probabilmente ci troveremo sullo stesso tavolo con i confederali quando si discuterà della messa in pratica conseguente alle decisioni governative.
Ritengo che quanto ci è stato illustrato sicuramente riporta i lavoratori a condizioni di maggior tutela reddituale, rimangono le molte perplessità da verificare, la necessità di non lasciare i lavoratori in balia dei confederali e di metterli in sicurezza a fronte di possibili discriminazioni e giochetti tra i soliti noti che abbiamo tutti visto cosa sono capaci di fare.
Lunedì andremo a sentire gli ulteriori approfondimenti e su cosa si impegnano le aziende a fare rispetto alle questioni da noi poste su mancate riassunzioni e reinquadramento ai giusti parametri orari.
Carmela Bonvino

26 marzo 2014

RENZI CONTESTATO DAI LAVORATORI EXLSU A SCALEA (Calabria).



LA USB CON I LAVORATORI EX LSU ATA IN CALABRIA (Scalea) CONTESTA DURAMENTE
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO "RENZI".
RENZI  PROMETTE SOLUZIONI DEFINITIVE SULLA VERTENZA DEI LAVORATORI ADDETTI ALLE PULIZIE NELLE SCUOLE.
Per leggere l'articolo e vedere il filmato clicca sul link sotto:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/03/26/renzi-in-calabria-premier-contestato-a-scalea-dai-precari-della-scuola-e-dalle-mamme/271608/

24 marzo 2014

R E P O R T dello sciopero USB – 21 marzo 2014 – VERTENZA “APPALTO PULIZIA SCUOLA”





Nel Lazio si è svolto un partecipato e combattivo presidio al MIUR in viale Trastevere Roma . Erano presenti lavoratori ex lsu provenienti dalla Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo. Ha portato la sua solidarietà il parlamentare LUIGI GALLO a nome del movimento 5 Stelle. Dopo momenti concitati con le forze dell’ordine, una delegazione di lavoratori USB, in rappresentanza dei vari territori presenti, è stata ricevuta dai Rappresentanti della Direzione Generale del Bilancio del Miur. La delegazione ha esposto al Ministero le problematiche che sono emerse in questi ultimi mesi di cambi appalto e la discussione e il confronto sono stati molto animati poiché ancora una volta abbiamo riscontrato la resistenza tutta “politica” da parte del MIUR a intraprendere la strada dell’internalizzazione del servizio di pulizia per invece continuare con gli appalti. Infatti nell’Incontro è emerso che nella settimana prossima il Ministero della Pubblica Istruzione annuncerà le soluzioni individuate per garantire la piena occupazione e pieno salario rispetto alle condizioni lavorative precedenti ma sempre in regime di appalto e gara consip.
Il 21 marzo si è svolto lo sciopero dei lavoratori ex lsu addetti alla pulizia nelle scuole con iniziative a Palermo, Catanzaro, Bari, Potenza e Roma.

DICHIARAZIONI DEL MIUR:
Dalle anticipazioni del MIUR risulta che il Governo stia valutando l’ipotesi di reperire le risorse necessarie a recuperare il taglio effettuato sui servizi dal decreto del fare, ma non sono stati chiariti i dettagli, le coperture e le tempistiche, in particolare in riferimento ai periodi di chiusura delle scuole. E’ stata confermata l’ipotesi di impegnare il personale in appalto in esubero, in mansioni di manutenzione scolastica ordinaria (imbiancatura, impianti elettrici, piccoli lavori di muratura, ecc) per un periodo di due anni. I lavoratori verranno riqualificati con l’utilizzo di corsi di formazione per svolgere le mansioni a cui verranno destinati e trascorso questo periodo i lavoratori in esubero dovrebbero poi essere riassunti dalle aziende. Il personale non in esubero invece continuerà a svolgere servizi di pulizia in appalto. I Ministri dell’Istruzione e del Lavoro ribadiscono la volontà di individuare “soluzioni durature, piena occupazione e pieno reddito” così che tutti gli addetti alle pulizie scuole (personale in esubero e non) mantengano i precedenti livelli reddituali ma non è stato escluso il ricorso a periodi di ammortizzatori sociali nè chiarito se questi provvedimenti garantiranno che i lavoratori passati con consip e quelli che transiteranno a fine mese (Calabria e Basilicata) vedranno recuperare pienamente i parametri orari precedenti (35/36 ore ex-lsu) già pesantemente decurtati in fase di assunzione da parte delle ditte subentrate. Il personale in appalto nelle regioni in cui è subentrata la Consip continuerà con le ditte nuove subentrate, mentre solo in Campania e Sicilia (non essendoci alcuna gara consip) si continuerà a lavorare con le attuali ditte. La USB ha chiesto che vengano previste clausole stringenti per le aziende subentrate e subentranti affinchè siano ristabiliti pienamente e urgentemente i parametri orari precedenti nei contratti e nelle comunicazioni di assunzione fatte dalle nuove aziende e si vigili attentamente su queste aziende che hanno già dimostrato di non avere il dovuto rispetto verso la dignità e i diritti dei lavoratori che hanno subito in questi mesi comportamenti inaccettabili da parte delle Aziende appena arrivate.

RICHIESTE e CONSIDERAZIONI USB FATTE AL MIUR:
Abbiamo denunciato con forza il fallimento dell’esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole dichiarandoci perplessi e scettici in riferimento alla proposta al vaglio del governo. Infatti, pur condividendo la necessità di garantire mantenimento del reddito e di livelli occupazionali, riteniamo utopistico la riqualificazione di personale ultracinquantenne e presuntuoso credere poi che detto personale sia poi in grado di poter effettuare le mansioni per cui verrà impegnato con la formazioni di corsi della durata di pochi mesi (si parla di due mesi di corso). Consideriamo tale proposta l’ennesimo regalo economico ai consorzi in quanto e’ evidente che il nuovo sistema Consip rappresenti l’ennesimo fallimento dell’esternalizzazione del servizio visto che in questi pochi mesi ha già causato solo disservizi sulle scuole, inapplicabili aumenti dei carichi di lavoro e mobilità, mancanza di rispetto dei diritti elementari dei lavoratori e macelleria sociale. Temiamo che queste soluzioni siano più un tampone per calmare la protesta forte di questi mesi, rispondendo più alle sollecitazioni delle aziende a recuperare livelli di fatturato e profitto persi con i tagli del decreto del fare, che per dare risposte di stabilità e vivibilità delle condizioni di lavoro agli lavoratori. Quasi che non potendo provvedere a introdurre in appalto nuove risorse senza essere richiamati dalla comunita’ europea, si stia pensando adesso al paliativo della manutenzione scolastica che non dara’ alcuna soluzione duratura ai lavoratori e alcuna qualita’ alla scuola.
Abbiamo poi evidenziando le innumerevoli problematiche che persistono in appalto e anche quelle scaturite sulle regioni in cui si è attuata la gara Consip. In particolare la scelta delle aziende subentranti, soprattutto nei lotti 4,5,10, di assumere la stragrande maggioranza dei lavoratori anche al di sotto dei minimi contrattuali, con decurtazioni orarie e contributive ingiustificate, legate alle effettive condizioni dei piani operativi, non supportate da motivazioni oggettive e accompagnate dal parallelo ingresso di altra forza lavoro a fronte di tagli che per gli ex-lsu hanno raggiunto oltre il 70%. Abbiamo quindi chiesto immediati interventi anche per la riassunzione degli ex-lsu non assunti a causa dell’assenza di posti accantonati nelle scuole dove operavano e a causa della mancata stipula dei contratti consip da parte delle scuole, considerato che questo ha dato un alibi alle aziende che invece avevano comunque l’obbligo alla riassunzione. Su questo i Rappresentanti del Miur si sono resi disponibili a fare ulteriori interventi di verifica e pressione.
Inoltre abbiamo denunciato che con il passaggio in gara Consip molti lavoratori non sono stati riassunti in quanto si sono rifiutati di firmare contratti improponibili con riduzione del salario ben oltre il consentito e con disponibilità al lavoro ai limiti della schiavitù, così come la maggioranza ha firmato i nuovi contratti ma in situazioni di consenso viziato tali da portare a breve a un contenzioso su tutto il territorio nazionale, visto che sono state di fatto lese le norme e imposte clausole di flessibilità e mobilità altrimenti da concordare. Abbiamo evidenziato che in alcuni territori i lavoratori non stanno percependo il salario dal subentro della gara Consip (due mesi) e che la proroga delle risorse per i mesi da Gennaio a fine Marzo non è stata resa disponibile effettivamente per sostenere i redditi dei lavoratori che, pur prestando la loro opera per gli orari precedenti, sono stati minacciati e non è stata data loro la garanzia di essere pagati come da proroga e come da finalità delle norme in tal senso emanate nei mesi scorsi. Abbiamo denunciato che in alcuni territori le nuove ditte stanno facendo lavorare al posto degli ex lsu del personale nuovo assunto e che il personale gestente il servizio sulle scuole sta spesso usando nei confronti dei lavoratori che giustamente chiede il rispetto dell’orario (35 ore) in regime di proroga, atteggiamenti intimidatori e incivili.
Abbiamo poi denunciato che in Campania, Lazio e Sicilia le ditte consorziate al Miles fanno ogni mese mancato pagamento costringendo i lavoratori in azioni di protesta che influiscono poi sulla qualità del servizio di pulizia nelle scuole.
L’incontro si è concluso con l’impegno a sottoporre tutte le questioni poste al Gabinetto del Ministro e a verificare le questioni più urgenti sui vari territori.
Ci riteniamo, fermo restando che valuteremo attentamente quanto di concreto emergerà nella prossima settimana, assolutamente insoddisfatti poiché di fatto si sta permettendo ancora una volta di anteporre gli interessi di qualcuno alle esigenze dei tanti, si parla di soluzioni senza che, siamo a pochi giorni dalla scadenza della proroga non applicata della risorse, siano chiari i particolari e, soprattutto, i meccanismi di reale controllo e garanzia per dare stabilità ai lavoratori e qualità del lavoro e del servizio nelle scuole. In questo senso non ci faremo prendere dai facili entusiasmi, laddove agli annunci seguiranno effettivamente i provvedimenti economici e normativi necessari, e continueremo la mobilitazione e l’iniziativa sindacale e legale su tutti i territori.


16 marzo 2014

21 MARZO 2014 - SCIOPERO DEI LAVORATORI EX LSU ATA - APPALTO PULIZIA SCUOLA




LA GARA CONSIP AVANZA SULLE REGIONI E NIENTE DI
CONCRETO SI PROSPETTA PER I LAVORATORI exLSU ATA
Nonostante la proroga ottenuta fino al 31 marzo … la gara Consip si sta comunque attuando in molte regioni D’Italia quali Puglia, Lazio, Sardegna, Toscana, Veneto, causando , come noi temevamo, dei disastri incredibili anche oltre le nostre previsioni ! Si stanno infatti verificando licenziamenti dei lavoratori ex lsu, riduzioni di salario con stipendi di circa 200 euro al mese e la chiusura di molte scuole per motivi igienici –sanitari. Dal 1 Aprile anche la Calabria e la Basilicata entreranno in gara consip, sicuramente con le stesse condizioni delle altre regioni mentre per la Campania e la Sicilia non essendoci alcuna gara consip in corso rimane il pericolo licenziamento al 31 marzo o la prospettiva di una proroga fino a giugno in attesa della banditura di una nuova Gara.
Il governo a seguito delle numerose proteste dei lavoratori su tutto il territorio nazionale si era preso un mese di tempo per trovare una soluzione e aveva promesso la costituzione di un tavolo politico che aimè stenta ancora a costituirsi. Dalle affermazioni del Ministro Stefania Giannini non ci sentiamo poi certamente rincuorati in quanto le proposte di ricollocazione e riqualificazione del personale ci puzzano tanto di ulteriori favori ai Consorzi.
La USB giorni fa ha inviato all’attenzione del Ministro Stefania Giannini, così come face  anche per il Ministro Carrozza, soluzioni utili ad evitare le disastrose conseguenze della gara Consip. Abbiamo proposto anzitutto un censimento dei lavoratori in servizio nelle scuole, abbiamo proposto il prepensionamento dei lavoratori che hanno due anni per la pensione e l’internalizzazione del servizio di pulizia attraverso l’assunzione diretta degli ex lsu.
In questi giorni stiamo poi facendo firmare nelle varie regioni le mozioni ai Sindaci e le petizioni popolari ai Dirigenti scolastici, Insegnanti e genitori degli alunni per poi inviarle all’attenzione del Ministro. Per dimostrare che la soluzione da noi proposta è poi condivisa da chi è parte integrante della scuola, da chi vive la scuola tutti i giorni, da chi conosce poi le vere esigenze e le vere priorità della scuola e dei lavoratori. Un messaggio chiaro e tangibile che vogliamo lanciare a un  Governo che dichiara mediaticamente di voler mettere al primo posto delle sue priorità proprio la scuola.
Il 14 marzo abbiamo attuato una manifestazione a Roma per protestare conto la Spendine Review continuando a denunciare ai media quello che si sta prospettando per i lavoratori EX LSU e il 21 marzo abbiamo proclamato uno sciopero di categoria.
NOI NON MOLLIAMO E NON RIMANIAMO FERMI AD ASPETTARE
E Il 21 MARZO INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI EXLSU A SCIOPERARE

N.B. La Campania e il Lazio attueranno un presidio al MIUR di Roma, mentre le altre regioni attueranno delle iniziative regionali a sostegno del presidio di Roma.

15 marzo 2014

LA VERTENZA DEGLI EX LSU ATA SU "HISPANTV"


Abbiamo ben rappresentato gli ex lsu ata nella manifestazione del 14 marzo contro la SPENDING REVIEW. Continuamo a denunciare ai media la vergogna dei tagli e dei licenziamenti che ci stanno attuando...NON MOLLIAMO. Stavolta la denuncia è addirittura Mondiale, siamo riusciti infatti a rilasciare un'intervista a HISPANTV...una trasmissione spagnola seguita in tutto il mondo ! 
Clicca sul link sotto per vedere il filmato:
http://www.hispantv.ir/detail.aspx?id=263863

ORA SANNO DI NOI IN TUTTO IL MONDO ! LA DENUNCIA E' LO SPUTTANAMENTO DI QUESTO GOVERNO DI COLLUSI CHE PREFERISCE LICENZIARE E RIDURRE I SALARI AI LAVORATORI EX LSU ATA PUR DI FAVORIRE I LORO COMPAGNI DI MERENDA ....E' ORA MONDIALE !!!!!!!!
Alla manifestazione erano presenti molte categorie di lavoratori, chi più e chi meno tutti vittime di questa ignobile spending review, ma quello che mi ha colpito di più è stato un' uomo barbuto incazzatissimo, piccolo di statura ...credo venisse dall' AQUILA.
Urlava verso Montecitorio a scuarciagola, senza megafono...TRADITORI DELLA COSTITUZIONE gridava...e rivendicava la ricostruzione dell' Aquila...sfidava i politici ad incontrarlo faccia a faccia...non si curava di nessuno attorno a se, non dava retta a nessuno...guardava diritto verso Montecitorio e con le mani alla bocca urlava con determinazione e rabbia...
Guardandolo pensavo....se molti miei colleghi avessero la sua stessa dignità, il suo stesso orgoglio, la sua stessa rabbia e determinazione...forse oggi saremmo già tutti ATA !

8 marzo 2014

I LAVORATORI EX LSU ATA PARTECIPANO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA SPENDING REVIEW - 14 MARZO ALLE ORE 11,00 - PIAZZETTA VIDONI - ROMA


 La spending review targata Cottarelli vuole fare cassa e disegnare una pubblica amministrazione con compiti ridotti e al servizio dell'impresa. Si cancella in sostanza il concetto dello stato erogatore di servizi pubblici con la cancellazione del welfare per recuperare risorse per il fantomatico ripianamento del debito pubblico, per il 90% in mano a soggetti privati. Nel nostro paese ci sono stati enormi processi di privatizzazione: dal 1985 al 2012 sono passate ai privati aziende pubbliche per un valore pari a 157 miliardi di euro un record tutto italiano, che ha significato la fine dell’intervento diretto dello stato in economia, ne citiamo alcuni quali : il regalo dell’Alfa Romea alla FIAT, della Telecom ai famosi capitani coraggiosi, della Soc. Autostrade alla famiglia Benetton, dell’ALITALIA ai patrioti capitanati da Colaninno. Per non parlare poi della privatizzazioni dei servizi pubblici quali le pulizie nelle scuole attraverso un processo di esternalizzazione del servizio con i risultati noti a tutti.
La privatizzazione ha prodotto speculazioni fortunate per loro, fallimenti e migliaia di posti di lavoro distrutti, licenziamenti, riduzioni dei salari, degrado dei servizi e aumenti delle tariffe per tutti noi!
Ma quello che dimostra come il discorso sulle privatizzazioni nulla abbia a che fare con la riduzione del debito pubblico è dimostrato dal fatto che esso, dal 1992, anno della fase più massiccia delle privatizzazioni, al 2012 esso è passato da 850 miliardi di euro a più di 2100 miliardi!

Questi dati chiariscono il vero scopo delle privatizzazioni: dare ossigeno e soccorrere il sistema produttivo e finanziario italiano che non è in grado di competere a livello internazionale, avendo da anni scelto di arraffare il più possibile profitti senza curarsi di rischiare in proprio, di migliorare il servizio, andando alla ricerca del facile guadagno fino al limite massimo dello sfruttamento e del basso costo del lavoro, oggi battuto su questa strada dai paesi ad economie emergenti.

Imprenditori bollettari dunque che cercano di continuare a macinare profitti là dove, senza rischi, il guadagno è certo: tutti infatti siamo costretti a pagare salatissime bollette, poiché non possiamo fare a meno dei servizi pubblici essenziali.

Alziamo la testa, impediamo che tutto questo continui, partecipiamo alla prima manifestazione contro la Spending Review che l'Unione Sindacale di Base sta organizzando. Il 14 marzo manifestiamo tutti insieme: lavoratori del pubblico impiego, del servizio pubblico, dei vigili del fuoco, del trasporto pubblico, delle aziende partecipate degli enti locali.

USB - Unione Sindacale di Base

P.S. Si chiarisce che essendo una manifestazione e non uno sciopero si può partecipare con permessi e ferie. Si prega di contattare le sedi USb Regionali per maggiori informazioni (specie Sicilia e Sardegna) e per la prenotazione dei posti sui pullman che deve avvenire entro e non oltre il 12 marzo (mattina).


Mozione sull'internalizzazione del servizio di pulizia da far firmare ai sindaci e farla poi inviare al Miur e Palazzo Chigi.



VI POSTO LA MOZIONE DI LUIGI GALLO DA PORTARE ALLA FIRMA DEI SINDACI DELLA VOSTRA REGIONE A FAVORE DELL'INTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PULIZIA NELLE SCUOLE....COMUNICATECI POI I COMUNI CHE L' HANNO FIRMATA. LA MOZIONE APPROVATA VA POI SPEDITA DAI COMUNI AL MIUR DI ROMA E A PALAZZO CHIGI....BUON LAVORO A TUTTI E RICORDATE CHE ABBIAMO MENO DI UN MESE PER FARLO.
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M o z i o n e

Il Consiglio comunale di ……………...........................

premesso che:

a partire dal 1999, le competenze svolte dagli Enti Locali nelle scuole elementari, materne e negli istituti secondari superiori – tra le quali i servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie – furono trasferite allo Stato dall’articolo 8 della legge 3 maggio 1999, n. 124;
Con il decreto interministeriale 23 luglio 1999, n. 184, e in particolare con l’articolo 9, si dispose il subentro dello Stato nei contratti stipulati dagli Enti Locali (c.d. appalti storici), per la parte concernente l’attuazione di compiti propri del personale ATA, in luogo dell’assunzione di personale dipendente;
Con il trasferimento di competenze dagli enti locali allo Stato, nella specie al Ministero dell’Istruzione, venne anche prevista una nuova stabilizzazione. Infatti, l’art.45, comma 8, della legge n. 144 del 1999 stabiliva che: “Ai lavoratori impegnati in lavori socialmente utili assoggettati alla disciplina di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 1 dicembre 1997, n. 468, è riservata una quota del 30 per cento dei posti da ricoprire mediante avviamenti a selezione di cui all’articolo 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, e successive modificazioni”;
La predetta disposizione rimase inapplicata nella scuola, mentre l’articolo 78, comma 313 della legge n. 388 del 2000 interveniva nuovamente disponendo che ai fini della stabilizzazione dell’occupazione dei soggetti impegnati in progetti di lavoro socialmente utili presso gli istituti scolastici si dovesse ricorrere alla “terziarizzazione”, ovvero ancora una volta all’appalto a consorzi di ditte e cooperative di servizi di pulizia nelle scuole;
Con quest’ultima disposizione, motivata come un piano di ottimizzazione per la scuola e di stabilizzazione per i lavoratori, non solo non si sono raggiunti gli obbiettivi perseguiti, ma si è determinata una ulteriore precarizzazione di questa categoria di lavoratori e uno sperpero di risorse pubbliche;
L'affidamento ai consorzi avveniva tramite procedura diretta, senza il rispetto della normativa europea e nazionale vigente in materia di appalti, circostanza che ha portato nel 2005 l’Unione europea a intervenire per chiedere il rispetto delle leggi e ha costretto il Ministero dell’istruzione ad adottare il decreto ministeriale n. 92 del 2005, con il quale si è disposto lo svolgimento delle gara di appalto pubbliche con evidenza europea;
Inoltre, ai consorzi erano riconosciuti sgravi fiscali e contributivi per tre anni e contributi economici per ogni lavoratore assunto, nonostante i lavoratori continuassero e continuino a percepire retribuzioni basse, sino al limite di sfruttamento del lavoro;
Nel 2005, per i circa 14.000 ex LSU della scuola, lo Stato spendeva 390 milioni di euro l’anno. Per 35 ore lavorative settimanali, i lavoratori percepivano (e continuano a percepire nel 2013) al massimo 800 euro mensili, mentre le ditte che li impiegano ricevevano un contributo di stabilizzazione superiore a 2000 euro per lavoratore (dati ricavati dalla nota del MIUR – Direzione Generale per il personale della scuola – Prot. 26 Esternalizzazione ex UFF. VIII - del 26 gennaio 2005);
E' stato calcolato che eliminando la costosa intermediazione di manodopera rappresentata dalle aziende aderenti ai Consorzi nazionali aggiudicatari degli appalti, lo Stato avrebbe risparmiato circa 74 milioni di euro l’anno fino al 2010, circa 27 milioni nel 2012, e circa 61 milioni di euro all’anno nel 2012;
Per i tagli del governo Monti e la scelta dell’ex ministro Profumo di affidare i bandi delle pulizie alla centrale Consip, che hanno ridotto progressivamente i finanziamenti, si è passato dai 390 milioni fino ai 290 milioni per il 2014;
Attualmente lo scenario relativo alle istituzioni scolastiche vede un’incertezza totale sui servizi di pulizia di 4.000 edifici scolastici in tutta Italia, una riduzione del personale di circa 11.000 unità ;
Alla riduzione delle risorse va aggiunta una loro ripartizione, territoriale e per scuola, basata su criteri determinati dal Miur (i cosiddetti "posti accantonati"), che molto spesso non corrispondono alle reali esigenze del singolo complesso;
Da ultimo, la stessa Legge di Stabilità, con ulteriori 34 milioni, ha determinato una proroga "tampone" di due mesi (fino al 28 febbraio), nel corso dei quali un tavolo tecnico guidato dai ministeri dell'Istruzione, del Lavoro e dello Sviluppo Economico con Enti Locali, imprese e sindacati avrebbe dovuto "individuare soluzioni normative o amministrative ai problemi occupazionali connessi alla gestione dei servizi di pulizia; gli incontri "non hanno dato esito positivo, anche a causa delle palesi divergenze tra i rappresentanti dei diversi livelli istituzionali su ruoli e compiti del tavolo stesso, e i problemi sono rimasti insoluti;
Ad oggi risulta che 10 dei 13 lotti con cui è diviso il territorio sono stati assegnati, ma i fondi per 24000 addetti non ci sono; la proroga al 28 febbraio, con 34 milioni è scaduta ed è stata attuata un’ulteriore proroga fino al 31 marzo con una spesa di 20 milioni di euro, ma per arrivare alla fine dell’anno scolastico e scongiurare il rischio che molte scuole chiudano per sporcizia servirebbero altri 124 milioni.
 La politica continua a essere assente e si continua a tagliare su servizi essenziali, mettendo a rischio la salubrità degli ambienti e il diritto allo studio di milioni di studenti;
Ad oggi le persone che svolgono il servizio di igiene ambientale e ausiliariato in circa 4.000 scuole italiane sono oltre 24.000. Di queste, circa 11.500 sono ex lavoratori socialmente utili (soprattutto al Sud), mentre i restanti, presenti su tutto il territorio nazionale, fanno parte dei cosiddetti "appalti storici".
 Il maggior numero di esuberi si concentra nelle Regioni centro - meridionali come Campania (3.500, soprattutto nel napoletano e casertano), Puglia (1.300), Calabria (800), Sicilia (oltre 650) e Lazio (600). Anche al Nord i tagli governativi porteranno alla perdita di numerosi posti di lavoro in Lombardia (500) e Piemonte (500). In alcune di queste Regioni la riduzione della spesa ha superato anche il 50%: in Campania, ad esempio, si passa da 167 mln a 64 mln di euro, in Calabria da 50 mln a 20 mln di euro.
Situazioni particolarmente difficili si profilano, inoltre, per i lavoratori delle Regioni (Sicilia, Calabria, Basilicata e Campania) in cui gli appalti per i servizi di pulizia delle scuole non sono stati ancora assegnati o sono oggetto di contenzioso, in quanto ai lavoratori gli è stato notificato il licenziamento alla data 31 marzo 2014.
Dall’avvio della nuova gara di pulizia a gestione Consip in Regioni quali il Veneto Puglia (avviata a Gennaio) Lazio, Sardegna, Abruzzo, Molise (avviata il 1 marzo) riscontriamo contratti ai lavoratori di 1,30 ore al giorno rispetto alle 7 ore al giorno del precedente appalto. Parliamo di decurtazioni salariali che vanno ben oltre il 70% con stipendi di circa 200/300 euro al mese a fronte degli 800 euro che percepivano con il precedente appalto e solo per 10 mesi all’anno con una sospensione retributiva per i mesi di luglio ed agosto. Tutto questo non solo creerà un gravissimo disagio sociale ed economico ai lavoratori ma renderà anche un servizio pessimo alle scuole, come è già successo nel Veneto dove ha comportato la chiusura delle scuole per problemi igienici-sanitari con proteste dei lavoratori addetti, dei Sindaci, Dirigenti scolastici e dei genitori degli alunni.
L’esternalizzazione dei servizi di pulizie delle scuole, ha portato come conseguenza solo appalti al ribasso alle solite cooperative, allo scopo di ridurre gli organici dei lavoratori ex lsu appaltando al massimo ribasso le pulizie a cooperative che retribuiscono a ore e con salari irrisori i propri dipendenti non tenendo minimamente in considerazione delle esigenze igieniche degli ambienti scolastici. Inoltre le esternalizzazioni, non hanno prodotto nessun risparmio: costa più l’appalto, per gli utili d’impresa delle solite cooperative legate al sistema dei partiti, che se si assumesse a tempo indeterminato il personale ex lsu come collaboratori scolastici.
I fondi infatti, integrati dal Governo solo per i mesi di gennaio e febbraio e marzo, non bastano e dal 1 aprile la situazione sarà ancora peggiore in tutto il territorio nazionale, visto che l’apposito Tavolo governativo che doveva risolvere il problema entro il 31 gennaio, finora non ha trovato un esito favorevole;
il problema delle esternalizzazioni nella scuola, in questa legislatura, è stato affrontato inizialmente con l’esame del decreto c.d. “del fare” (DL 69/2013);
In particolare il comma 5 dell’articolo 58 fissa, per le istituzioni scolastiche ed educative statali, a decorrere dall’anno scolastico 2013/2014, un tetto alla spesa per l’acquisto di servizi esternalizzati, che devono avvenire nel rispetto dell’obbligo di avvalersi delle convenzioni quadro CONSIP: la spesa, infatti, non può essere superiore a quella che si sosterrebbe per coprire i posti di collaboratore scolastico accantonati ai sensi dell’art. 4 del DPR 119/2009. In relazione a questi ultimi, dispone anche che, a decorrere dal medesimo a.s. 2013/2014, il numero di posti accantonati non deve essere inferiore a quello dell’a.s. 2012/2013.
 Si ricorda che l’articolo 1, comma 449, della legge n. 296/2006, dispone che tutte le amministrazioni statali centrali e periferiche, compresi gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado, le istituzioni educative e le istituzioni universitarie, sono tenute ad approvvigionarsi di beni e servizi utilizzando le convenzioni quadro CONSIP;
In particolare, la relazione illustrativa e la relazione tecnica del Decreto n 69/2013 chiariscono che l’importo a base di gara previsto per “la stipulanda convenzione Consip” per i servizi esternalizzati deve essere pari alla spesa che si sarebbe sostenuta per assumere un numero di collaboratori scolastici pari a quanti sono i posti accantonati in organico;
Il limite di spesa annuale è stimato in circa 280 milioni di euro - derivanti dal prodotto fra il numero dei posti di collaboratore scolastico accantonati nell’a.s. 2012-2013, pari a 11.851 posti, e lo stipendio annuale lordo di un collaboratore scolastico supplente, pari a 23.581,37 euro - a fronte di una spesa attuale di 390 milioni di euro.
Pertanto, il risparmio complessivo derivante dalle disposizioni recate dal comma 5 ammonta, in base alla relazione tecnica, a 110 milioni di euro annui a decorrere dal 2014 e di 36,6 milioni di euro già nel 2013;
E' d’obbligo chiedersi come mai non sia eliminata l’esternalizzazione dei servizi a vantaggio delle assunzioni dirette dei lavoratori impiegati nelle ditte in appalto in quanto la spesa sarebbe la stessa e, soprattutto, le condizioni economiche e contrattuali per il lavoratore sarebbero più vantaggiose rispetto a quelle che avrebbe con una ditta esterna;
infine, come già detto, la legge di stabilità 2014, al comma 748, dispone, in materia di esternalizzazione dei servizi di pulizia nelle istituzioni scolastiche, derogando alla disposizione succitata del decreto del fare e stanziano ulteriori 34 milioni con un provvedimento tampone per i mesi di gennaio e febbraio;
Risulta evidente che dalla esternalizzazione dei servizi non deriva alcun vantaggio economico per le casse dello Stato (o degli Enti), pertanto vengono meno gli stessi presupposti che giustificherebbero le esternalizzazioni stesse;
Il Governo, e la maggioranza parlamentare che lo sostiene, ha deciso di procedere con un provvedimento devastante per i lavoratori che da anni, precari, operano nelle scuole: ha ridotto le risorse disponibili mantenendo il sistema degli appalti esterni, da realizzarsi con gara Consip, e mettendo in grave difficoltà tutti i lavoratori coinvolti, portando come conseguenza prevedibile l’immancabile riduzione delle ore di lavoro e il conseguente crollo della retribuzione, con molte scuole di fatto sporche e inagibili:

                                                                  I M P E G N A

il Sindaco e la Giunta, a fronte dello sconcerto, della preoccupazione e l’unanime protesta delle famiglie che chiedono che venga garantito il diritto all’istruzione per i propri figli, a farsi portavoce nelle sedi opportune della problematica esposta in premessa e a sollecitare parlamento e Governo ad intervenire a chiedere, dato il palese fallimento e lo spreco di denaro del servizio di pulizia esternalizzato, che sia predisposta l’assunzione diretta dei lavoratori ex LSU impiegati nelle ditte in appalto in qualità di collaboratori scolastici ordinariamente spettanti sulla base dei posti accantonati ATA di diritto e che i lavoratori attualmente utilizzati, anche con contratto di collaborazione (co.co.co.) e già impegnati nei servizi esternalizzati nelle istituzioni scolastiche attraverso convenzioni stipulate ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del decreto legislativo 1° dicembre 1997, n.468, e successive modificazioni, siano inseriti in un percorso di assunzione diretta, sulla base del servizio prestato in progetti di lavoro socialmente utili e/o in qualità di collaboratore scolastico, presso le istituzioni scolastiche o amministrazioni pubbliche e dei titoli posseduti, eliminando la costosa intermediazione di mano d’opera rappresentata dalle aziende aderenti ai Consorzi nazionali aggiudicatari degli appalti che equivalgono poi al vero spreco.

LA VERTENZA DEGLI EX LSU ATA SU RADIO ONDA ROSSA - CONTINUA LA CAMPAGNA DI DENUNCIA MEDIATICA DELLA USB

CONTINUA LA CAMPAGNA DI DENUNCIA MEDIATICA DELLA USB - INTERVISTA MIA E DI NADIA CIARDIELLO SULLA VERTENZA DEGLI EX LSU ATA SU "RADIO ONDA ROSSA" - Prima del programma una bella canzone di Bennato, un pizzico di pubblicità e parte il programma con le interviste....buon ascolto a tutti i colleghi.


Clicca sul link sotto per ascoltare:


http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/lotta-delle-lavoratrici-e-dei-lavoratori-delle-pulizie-della

4 marzo 2014

LA BUONA POLITICA....


PREMETTO CHE NON SONO RAZZISTA ANZI SONO A FAVORE DI UNA CITTADINANZA MULTIETNICA, MA NON POSSO FARE A MENO DI SOTTOLINEARE CHE AI NOSTRI COLLEGHI GLI STANNO RIFILANDO CONTRATTI LAVORATIVI DI 1,30 ORA AL GIORNO SU 5 GIORNI SETTIMANALI CHE EQUIVALE CREDO AD UNO STIPENDIO MENSILE DI 200/300 EURO MASSIMO, CON SOSPENSIONE DURANTE IL PERIODO ESTIVO.
E POI MI TOCCA LEGGERE CHE RUMENI CHE VOTARONO MARINO ADESSO PERCEPISCONO IN CAMBIO DEL VOTO DEI SUSSIDI DI 500 EURO MENSILI.
IN PRATICA IN ITALIA SI PAGANO PERSONE CON RETRIBUZIONI DI 500 EURO AL MESE PER NON FAR NIENTE SOLO IN CAMBIO DI UN VOTO E SI PERMETTE POI CHE LAVORATORI CON FAMIGLIE ANNESSE PERCEPISCONO RETRIBUZIONI DA FAME DI 200/300 EURO AL MESE.

E ..........B A S T A ! V E R G O G N A T E V I !!!

DOVETE ANDARE TUTTI A CASA ....POLITICI COLLUSI E INADEGUATI !

UN ABBRACCIO A TUTTI I COLLEGHI CHE STANNO PURTROPPO VIVENDO IN QUESTI GIORNI QUESTA ENNESIMA UMILIAZIONE...VI SONO VICINO E SONO INDIGNATO QUANTO VOI. SI SPERA CHE NELLA RIUNIONE DI OGGI RIGUARDANTE LA NOSTRA VERTENZA, LA POLITICA SI RAVVEDI E METTA FINALMENTE IN ATTO AZIONI A FAVORE DEI CITTADINI E NON SOLO DI LORO STESSI E DEI LORO AMICI DI MERENDA!

segue articolo:
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File interminabili di Rom a presentare domanda

Fecero la fila per votare Marino, in cambio di promesse. Ora, fuori dai Municipi di Roma, ci sono file interminabili di Rom a presentare la domanda ed ottenere un contributo di 500 euro mensili da parte del Comune di Roma. Voto di scambio.

Il contributo è la cosiddetta ‘Carta Roma’, ‘Carta Rom’, ironizza qualcuno, visto che i requisiti sono tagliati su misura sugli zingari: solo loro, possono risultare nullatenenti al Fisco.
E così, migliaia di zingari riceveranno, dopo vitto e alloggio, nonché bollette pagate, anche la paghetta mensile. E non basta, perché la notizia sta arrivando in Romania.

I soldi verranno dall’Imu e dalla cancellazione del bando per il buono casa con cui oltre 10.000 famiglie di romani poveri ricevevano negli anni passati un contributo per pagare il canone di affitto.
Lo denunciano, in una nota, Pietro Di Paolo consigliere Regione Lazio e Andrea Baccarelli, consigliere dell’VIII Municipio.