Nel Lazio si è svolto un partecipato e combattivo presidio al MIUR in viale Trastevere Roma . Erano presenti lavoratori ex lsu provenienti dalla Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo. Ha portato la sua solidarietà il parlamentare LUIGI GALLO a nome del movimento 5 Stelle. Dopo momenti concitati con le forze dell’ordine, una delegazione di lavoratori USB, in rappresentanza dei vari territori presenti, è stata ricevuta dai Rappresentanti della Direzione Generale del Bilancio del Miur. La delegazione ha esposto al Ministero le problematiche che sono emerse in questi ultimi mesi di cambi appalto e la discussione e il confronto sono stati molto animati poiché ancora una volta abbiamo riscontrato la resistenza tutta “politica” da parte del MIUR a intraprendere la strada dell’internalizzazione del servizio di pulizia per invece continuare con gli appalti. Infatti nell’Incontro è emerso che nella settimana prossima il Ministero della Pubblica Istruzione annuncerà le soluzioni individuate per garantire la piena occupazione e pieno salario rispetto alle condizioni lavorative precedenti ma sempre in regime di appalto e gara consip.
Il 21 marzo si è svolto lo sciopero dei lavoratori ex lsu addetti alla pulizia nelle scuole con iniziative a Palermo, Catanzaro, Bari, Potenza e Roma.
DICHIARAZIONI DEL MIUR:
Dalle anticipazioni del MIUR risulta che il Governo stia valutando l’ipotesi di reperire le risorse necessarie a recuperare il taglio effettuato sui servizi dal decreto del fare, ma non sono stati chiariti i dettagli, le coperture e le tempistiche, in particolare in riferimento ai periodi di chiusura delle scuole. E’ stata confermata l’ipotesi di impegnare il personale in appalto in esubero, in mansioni di manutenzione scolastica ordinaria (imbiancatura, impianti elettrici, piccoli lavori di muratura, ecc) per un periodo di due anni. I lavoratori verranno riqualificati con l’utilizzo di corsi di formazione per svolgere le mansioni a cui verranno destinati e trascorso questo periodo i lavoratori in esubero dovrebbero poi essere riassunti dalle aziende. Il personale non in esubero invece continuerà a svolgere servizi di pulizia in appalto. I Ministri dell’Istruzione e del Lavoro ribadiscono la volontà di individuare “soluzioni durature, piena occupazione e pieno reddito” così che tutti gli addetti alle pulizie scuole (personale in esubero e non) mantengano i precedenti livelli reddituali ma non è stato escluso il ricorso a periodi di ammortizzatori sociali nè chiarito se questi provvedimenti garantiranno che i lavoratori passati con consip e quelli che transiteranno a fine mese (Calabria e Basilicata) vedranno recuperare pienamente i parametri orari precedenti (35/36 ore ex-lsu) già pesantemente decurtati in fase di assunzione da parte delle ditte subentrate. Il personale in appalto nelle regioni in cui è subentrata la Consip continuerà con le ditte nuove subentrate, mentre solo in Campania e Sicilia (non essendoci alcuna gara consip) si continuerà a lavorare con le attuali ditte. La USB ha chiesto che vengano previste clausole stringenti per le aziende subentrate e subentranti affinchè siano ristabiliti pienamente e urgentemente i parametri orari precedenti nei contratti e nelle comunicazioni di assunzione fatte dalle nuove aziende e si vigili attentamente su queste aziende che hanno già dimostrato di non avere il dovuto rispetto verso la dignità e i diritti dei lavoratori che hanno subito in questi mesi comportamenti inaccettabili da parte delle Aziende appena arrivate.
RICHIESTE e CONSIDERAZIONI USB FATTE AL MIUR:
Abbiamo denunciato con forza il fallimento dell’esternalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole dichiarandoci perplessi e scettici in riferimento alla proposta al vaglio del governo. Infatti, pur condividendo la necessità di garantire mantenimento del reddito e di livelli occupazionali, riteniamo utopistico la riqualificazione di personale ultracinquantenne e presuntuoso credere poi che detto personale sia poi in grado di poter effettuare le mansioni per cui verrà impegnato con la formazioni di corsi della durata di pochi mesi (si parla di due mesi di corso). Consideriamo tale proposta l’ennesimo regalo economico ai consorzi in quanto e’ evidente che il nuovo sistema Consip rappresenti l’ennesimo fallimento dell’esternalizzazione del servizio visto che in questi pochi mesi ha già causato solo disservizi sulle scuole, inapplicabili aumenti dei carichi di lavoro e mobilità, mancanza di rispetto dei diritti elementari dei lavoratori e macelleria sociale. Temiamo che queste soluzioni siano più un tampone per calmare la protesta forte di questi mesi, rispondendo più alle sollecitazioni delle aziende a recuperare livelli di fatturato e profitto persi con i tagli del decreto del fare, che per dare risposte di stabilità e vivibilità delle condizioni di lavoro agli lavoratori. Quasi che non potendo provvedere a introdurre in appalto nuove risorse senza essere richiamati dalla comunita’ europea, si stia pensando adesso al paliativo della manutenzione scolastica che non dara’ alcuna soluzione duratura ai lavoratori e alcuna qualita’ alla scuola.
Abbiamo poi evidenziando le innumerevoli problematiche che persistono in appalto e anche quelle scaturite sulle regioni in cui si è attuata la gara Consip. In particolare la scelta delle aziende subentranti, soprattutto nei lotti 4,5,10, di assumere la stragrande maggioranza dei lavoratori anche al di sotto dei minimi contrattuali, con decurtazioni orarie e contributive ingiustificate, legate alle effettive condizioni dei piani operativi, non supportate da motivazioni oggettive e accompagnate dal parallelo ingresso di altra forza lavoro a fronte di tagli che per gli ex-lsu hanno raggiunto oltre il 70%. Abbiamo quindi chiesto immediati interventi anche per la riassunzione degli ex-lsu non assunti a causa dell’assenza di posti accantonati nelle scuole dove operavano e a causa della mancata stipula dei contratti consip da parte delle scuole, considerato che questo ha dato un alibi alle aziende che invece avevano comunque l’obbligo alla riassunzione. Su questo i Rappresentanti del Miur si sono resi disponibili a fare ulteriori interventi di verifica e pressione.
Inoltre abbiamo denunciato che con il passaggio in gara Consip molti lavoratori non sono stati riassunti in quanto si sono rifiutati di firmare contratti improponibili con riduzione del salario ben oltre il consentito e con disponibilità al lavoro ai limiti della schiavitù, così come la maggioranza ha firmato i nuovi contratti ma in situazioni di consenso viziato tali da portare a breve a un contenzioso su tutto il territorio nazionale, visto che sono state di fatto lese le norme e imposte clausole di flessibilità e mobilità altrimenti da concordare. Abbiamo evidenziato che in alcuni territori i lavoratori non stanno percependo il salario dal subentro della gara Consip (due mesi) e che la proroga delle risorse per i mesi da Gennaio a fine Marzo non è stata resa disponibile effettivamente per sostenere i redditi dei lavoratori che, pur prestando la loro opera per gli orari precedenti, sono stati minacciati e non è stata data loro la garanzia di essere pagati come da proroga e come da finalità delle norme in tal senso emanate nei mesi scorsi. Abbiamo denunciato che in alcuni territori le nuove ditte stanno facendo lavorare al posto degli ex lsu del personale nuovo assunto e che il personale gestente il servizio sulle scuole sta spesso usando nei confronti dei lavoratori che giustamente chiede il rispetto dell’orario (35 ore) in regime di proroga, atteggiamenti intimidatori e incivili.
Abbiamo poi denunciato che in Campania, Lazio e Sicilia le ditte consorziate al Miles fanno ogni mese mancato pagamento costringendo i lavoratori in azioni di protesta che influiscono poi sulla qualità del servizio di pulizia nelle scuole.
L’incontro si è concluso con l’impegno a sottoporre tutte le questioni poste al Gabinetto del Ministro e a verificare le questioni più urgenti sui vari territori.
Ci riteniamo, fermo restando che valuteremo attentamente quanto di concreto emergerà nella prossima settimana, assolutamente insoddisfatti poiché di fatto si sta permettendo ancora una volta di anteporre gli interessi di qualcuno alle esigenze dei tanti, si parla di soluzioni senza che, siamo a pochi giorni dalla scadenza della proroga non applicata della risorse, siano chiari i particolari e, soprattutto, i meccanismi di reale controllo e garanzia per dare stabilità ai lavoratori e qualità del lavoro e del servizio nelle scuole. In questo senso non ci faremo prendere dai facili entusiasmi, laddove agli annunci seguiranno effettivamente i provvedimenti economici e normativi necessari, e continueremo la mobilitazione e l’iniziativa sindacale e legale su tutti i territori.
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